L’UNHCR intensifica la consegna di aiuti ai rifugiati Rohingya in Bangladesh

Pubblicato il 22 settembre 2017 alle 14:27

Mentre il numero di rifugiati rohingya in fuga dal Myanmar si avvicina a quota mezzo milione, l’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) sta rafforzando le sue operazioni di distribuzione di beni salvavita alle persone disperate che si trovano accampate nei pressi dei due campi per rifugiati ufficiali nel sud est del Bangladesh.

Su richiesta delle autorità bengalesi l’UNHCR sta accelerando la distribuzione di teli di plastica per permettere a quante più persone di avere una protezione anche minima dalle piogge e dai venti monsonici. L’UNHCR sta organizzando un sito di 2.000 acri (800 ettari) che le autorità hanno deciso di destinare ai nuovi arrivati. Noto come “Kutupalong extension”, il nuovo sito si trova a fianco del campo di Kutupalong, che ospita rifugiati rohingya arrivati nell’arco di molti decenni. È gestito dalle autorità e supportato dall’UNHCR.

Nella giornata di sabato è prevista la distribuzione di set da cucina, materassi, lampade solari e altri beni essenziali alle prime 3.500 famiglie individuate dai capi comunità come più bisognose. I rifugiati volontari e i collaboratori stanno aiutando le famiglie appena arrivate a trasferirsi nei rifugi di emergenza, ma è importante che il nuovo campo “Kutupalong extension”, sia organizzato in modo tale da fornire servizi igienico sanitari adeguati e preveda strutture rialzate così da non essere soggette agli allagamenti.

Molti dei 420.000 rifugiati arrivati in Bangladesh nelle ultime tre settimane e mezzo sono stati accolti dalle famiglie presenti nei due campi per rifugiati di Kutapalong e Nayapara, altri vivono in scuole o altri edifici pubblici convertiti in rifugi comuni.

E’ prioritario trasferire queste persone – così come quelle che vivono nei vari insediamenti informali – nel campo di  “Kutupalong extension”, dove l’UNHCR può supportare il governo e gli altri partner nell’assisterle e proteggerle. Una volta che le persone saranno trasferite, le scuole potranno riprendere le loro attività a beneficio sia delle comunità locali che dei rifugiati.

L’ UNHCR sta lavorando con le autorità per costruire una strada che possa facilitare l’accesso e la distribuzione di tende, teli e materiali di primo soccorso direttamente alle persone lì dove si trovano.

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, sarà da domani in Bangladesh e potrà da subito verificare da vicino le dimensioni della crisi, incontrare i rifugiati e assistere all’intensificarsi del lavoro che l’UNHCR sta portando avanti per supportare il Bangladesh nell’affrontare l’emergenza.