Cox’s Bazar: in arrivo aiuti vitali dell’UNHCR e personale d’emergenza aggiuntivo

Pubblicato il 15 settembre 2017 alle 16:54

In Bangladesh l’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, è sempre più preoccupata riguardo la situazione dei circa 380.000 rohingya giunti nel paese a partire dal 25 agosto. La violenza nello Stato di Rakhine, nel Myanmar, nelle ultime tre settimane ha fatto sì che questo esodo si trasformasse in una delle crisi di rifugiati in più rapida ascesa degli ultimi anni, creando enormi necessità umanitarie in un’area del Bangladesh che era già stata teatro di precedenti flussi e che non è pronta ad affrontare un così ampio numero di nuovi arrivati.

La visita effettuata questa settimana da una squadra dell’UNHCR guidata dall’Assistente dell’Altro Commissario per le Operazioni dell’UNHCR, George Okoth-Obbo, ha riscontrato che le persone si trovano in condizioni di estrema sofferenza, tra le più difficili mai viste. I rifugiati continuano ad arrivare ogni giorno, ma oramai i due campi operativi sono già sovraffollati e gli ultimi arrivati rimangono fuori e non ricevono gli aiuti di cui hanno urgente bisogno.

In risposta a questa crisi, nelle scorse tre settimane l’UNHCR ha svuotato i suoi magazzini in Bangladesh per fornire assistenza ai rifugiati apolidi rohingya appena arrivati. La consegna di ulteriori aiuti da parte dell’UNHCR – giunti per via aerea già nel corso di questa settimana – è attualmente in corso. I primi 15 camion dei 35 previsti sono arrivati quest’oggi a Cox’s Bazar e gli aiuti sono attualmente in fase di consegna presso i campi di Kutupalong e Nyapara congiuntamente ad altri siti nel Bangladesh sudorientale.

Materiali per la costruzione di ripari e beni di prima emergenza hanno la priorità nelle operazioni di distribuzione considerato che centinaia di rifugiati non hanno alcuna protezione o vivono in ripari improvvisati. Molte famiglie di rifugiati rohingya dormono all’addiaccio lungo strade e fiumi. Abbiamo anche assistito a episodi di generosità da parte delle comunità bengalesi di Teknaf e non solo, le quali hanno accolto i rifugiati nelle loro case, condividendo le loro risorse.

L’UNHCR continua a dispiegare personale d’emergenza aggiuntivo.

In base ai numeri degli arrivi e alle necessità valutate dallo staff sul campo, l’UNHCR ha urgente bisogno di ulteriori fondi per soddisfare i bisogni immediati dei nuovi arrivi e fornire protezione e assistenza salva vita. Con questi flussi quotidianamente in aumento, l’UNHCR richiede un importo iniziale di 30 milioni di dollari per la risposta umanitaria in Bangladesh per coprire le operazioni umanitarie fino alla fine dell’anno.