Necessario maggiore sostegno all’istruzione in Iran

Pubblicato il 06 dicembre 2019 alle 15:34

L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, accoglie con favore gli sforzi profusi dall’Iran per estendere le opportunità educative a quasi mezzo milione di bambini afghani presenti sul territorio nazionale e riconosce come il Paese necessiti di maggiore sostegno umanitario per effetto delle sfide economiche che sta affrontando.

L’Iran è stato per decenni uno dei Paesi leader su scala mondiale nell’assicurare accoglienza ai rifugiati e attualmente ospita un milione di rifugiati registrati provenienti dall’Afghanistan. Inoltre, si stima che oltre due milioni di afghani vivano in Iran privi di documenti o in possesso dei propri passaporti nazionali.

L’Iran costituisce un esempio per quanto concerne l’inclusione dei rifugiati nei servizi nazionali. Grazie all’introduzione di una legge in materia nel 2015, tutti i bambini afghani possono andare a scuola, indipendentemente dal fatto che siano titolari dello status di rifugiato, di passaporto nazionale afghano o privi di documenti d’identità. I bambini rifugiati studiano fianco a fianco ai compagni iraniani seguendo il programma didattico nazionale.

Secondo stime ufficiali sono circa 480.000 i bambini afghani rifugiati privi di documenti attualmente iscritti all’anno scolastico 2019-2020, in aumento rispetto agli anni precedenti. Nel solo 2019, l’Iran ha creato posti per circa 60.000 nuovi studenti afghani nelle proprie scuole.

Alla luce delle sfide in corso in ambito economico, in particolare, il Paese necessita di ulteriore sostegno umanitario per garantire che l’istruzione e altri servizi continuino a essere disponibili.

Nell’arco di quest’anno il costo della vita in Iran ha subito un’impennata, rendendo difficile come mai prima per le famiglie – sia iraniane sia afghane – far quadrare i conti.

L’UNHCR teme che senza ulteriore sostegno internazionale alle operazioni a favore dei rifugiati in Iran, le proprie capacità di continuare a supportare il Governo nell’assicurare l’istruzione dei bambini afghani saranno gravemente colpite.

Nel 2019, l’UNHCR ha cofinanziato insieme al Governo la costruzione di una dozzina di edifici scolastici (ognuno composto da 12 aule) destinati a studenti rifugiati e iraniani al costo di 650.000 dollari ciascuno. Dato l’aumentare dei costi di costruzione e in assenza di fondi sufficienti, nel 2020 un tale intervento potrebbe non essere possibile.

Nel 2016, il Governo iraniano ha cancellato le tasse di iscrizione che le famiglie rifugiate dovevano pagare per assicurare l’accesso a scuola dei propri figli, mettendole in condizioni di parità con quelle iraniane. Tuttavia, l’aumento del costo delle divise e dei materiali scolastici ha messo ulteriormente sotto pressione le disponibilità finanziarie delle famiglie. Inoltre, è previsto che a causa del prezzo del petrolio triplicato di recente aumenterà il costo dei trasporti scolastici per le famiglie che ne hanno bisogno.

Attualmente, alcune scuole erogano i corsi su due turni in modo da permettere al numero più elevato possibile di bambini di ricevere un’istruzione. Ma diversi istituti continuano ad avere problemi di sovraffollamento e gli insegnanti faticano a garantire il tempo necessario a ogni studente.

Un numero preoccupante di famiglie rifugiate e prive di documenti ha riferito al personale dell’UNHCR che, a causa dell’aumento dei costi giornalieri, potrebbero dover ritirare i figli da scuola per mandarli a lavorare e contribuire così al reddito familiare.

Ad oggi, per le operazioni in Iran, l’UNHCR ha ricevuto solo il 30 per cento dei 98,9 milioni di dollari necessari.

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