L’Alto Commissario ONU per i Rifugiati inizia la visita nella Repubblica Centrafricana accogliendo i rifugiati di ritorno nel proprio Paese

Pubblicato il 04 dicembre 2019 alle 10:42

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, ha iniziato ieri una visita di tre giorni nella Repubblica Centrafricana accogliendo 200 rifugiati di ritorno dalla Repubblica Democratica del Congo.

Nel corso di una riunione col Presidente Faustin-Archange Touadéra, l’Alto Commissario ha parlato degli sforzi necessari per creare le condizioni favorevoli al ritorno volontario dei rifugiati centrafricani e di quanti sono stati costretti a fuggire internamente al proprio Paese.

Filippo Grandi, inoltre, ha riconosciuto la generosità mostrata dalla Repubblica Centrafricana nell’accogliere circa 7.500 rifugiati, nonostante le diverse sfide a cui il Paese fa fronte.

“Pace, sicurezza e sviluppo sono essenziali per sostenere la decisione dei rifugiati di fare ritorno”, ha dichiarato Filippo Grandi. “Lavorando insieme al Governo, gli attori umanitari e quelli per lo sviluppo devono assicurare che le aree individuate per coloro che fanno ritorno divengano più stabili e autonome a beneficio tanto dei rimpatriati quanto delle comunità che li accolgono. Ciò vuol dire sicurezza e accesso a istruzione, assistenza sanitaria e opportunità economiche”.

L’Alto Commissario, inoltre, ha esortato la Repubblica Centrafricana ad aderire ai due principali trattati sull’apolidia e a unirsi agli sforzi crescenti per porvi fine entro la fine del 2024. Al porto di Bangui, Filippo Grandi ha accolto 200 rifugiati che hanno fatto ritorno su un’imbarcazione dalla Repubblica Democratica del Congo, nell’ambito del programma di rimpatrio volontario assistito per le persone costrette a fuggire dalla Repubblica Centrafricana.

“È un giorno di gioia”, ha affermato Filippo Grandi rivolgendosi ai rifugiati rimpatriati, subito dopo essere sbarcati. “I rimpatri rappresentano un barometro della pace. Il vostro ritorno è un atto di fiducia che dimostra come il Paese sia davvero avviato verso la pace. È ora responsabilità nostra non deludere le vostre speranze e garantire che il vostro ritorno sia sostenibile”.

L’UNHCR sta facilitando programmi di rimpatrio volontario simili per i rifugiati centrafricani presenti in Camerun e nella Repubblica del Congo. Quest’ultimo rimpatrio verso la Repubblica Centrafricana porta a 13.500 il numero di rifugiati che hanno ricevuto il sostegno dell’UNHCR a partire dal 2017. Questa cifra va a sommarsi ai circa 127.000 rimpatri spontanei avvenuti a partire dal 2016.

Coloro che hanno fatto ritorno hanno dichiarato che le ragioni principali ad averli spinti a porre fine al proprio esilio sono state il miglioramento delle condizioni di sicurezza nelle aree di origine e l’accordo di pace siglato tra il Governo della Repubblica Centrafricana e i gruppi armati.

Sono quasi 600.000 i rifugiati originari della Repubblica Centrafricana che vivono nei Paesi limitrofi. Altrettanti continuano a restare sfollati all’interno del territorio nazionale. I rimpatri volontari si basano su decisioni prese individualmente dai rifugiati. Sarà necessario continuare a garantire protezione a coloro che restano nei Paesi di accoglienza o nelle aree in cui sono sfollati non ritenendo sicuro fare ritorno nelle proprie terre di origine.

L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, guida la risposta internazionale volta alla protezione delle persone costrette a fuggire a causa di conflitti e persecuzioni.

 

Per maggiori informazioni:

A Bangui, Romain Desclous, desclous@unhcr.org, +221 786 396 385