Le donne di Angélique

Suor Angélique e la sua bicicletta sono una vista familiare nella polverosa città di Dungu, nel cuore della Repubblica Democratica del Congo (RDC), dove si sposta per incontrare le donne che la considerano una vera e propria benedizione.

Dal 2008 Suor Angélique Namaika – vincitrice del Premio Nansen per i rifugiati nel 2013 – aiuta giovani donne a superare il trauma del rapimento e delle violenze subite dal temuto Esercito della Resistenza del Signore (ERS), un gruppo ribelle che da anni terrorizza la popolazione nel nord-est della RDC. “Sono felice di aiutarle a divenire indipendenti”, racconta la suora mentre aiuta tre donne a preparare il pane nel centro che gestisce, nella cittadina di Dungu.

La sua associazione, Dynamic Women for Peace, partner locale dell’UNHCR, organizza corsi di alfabetizzazione per adulti, programmi di formazione professionale e di attività generatrici di reddito volti ad aiutare donne vittime dell’ERS.

Non tutti possono recarsi a Dungu ed è qui che la bicicletta di Suor Angélique viene in aiuto. La utilizza per raggiungere le donne che vivono negli insediamenti per sfollati interni, che sono sorti nelle vicinanze.

Rose è una di queste donne. Vive nell’insediamento di Bungapili, dove ha iniziato a frequentare corsi di lingua offerti dalla chiesa di Suor Angélique. Cinque anni fa fu brevemente detenuta dall’ERS dopo un attacco mortale nel villaggio di Duru. “Hanno ucciso tre persone in casa mia – mio figlio maggiore che aveva 21 anni, mia sorella più giovane e mio zio”, racconta. “Poi mi hanno portato con loro nella boscaglia. Ma ero incinta, il comandante ha detto che non ero utile e mi hanno rilasciato dopo due giorni.” Da allora non ha più rivisto suo marito.

Lingala non è la sua lingua madre e le lezioni l’hanno aiutata a integrarsi. “Ho sempre avuto molti problemi con le donne qui al mercato, perché non abbiamo potuto comunicare. Ma ora mi sento molto meglio. Mi piace imparare a leggere e a scrivere. Mi piace imparare altre cose”, aggiunge Rose, che coltiva il terreno di abitanti del posto per guadagnarsi da vivere, ma prevede di seguire un corso di formazione professionale per migliorare le sue prospettive.

Una volta completata la formazione, le donne ricevono un piccolo credito per comprare le materie prime di cui hanno bisogno e avviare una piccola impresa. A loro volta ripagheranno il prestito quando inizieranno a guadagnare. Suor Angélique è molto orgogliosa delle donne che passano dal suo centro e felice di aiutarle a ricominciare una nuova vita. “Ho promesso a me stessa che non potrò mai perdere il coraggio di aiutare queste donne. Mi considerano come una madre. Anche se ho solo un paio di scarpe, preferisco dare tutto quello che ho per aiutarle… Sono stata così toccata dalla loro forza e dal loro coraggio. Hanno sofferto così tanto. Sono state sfollate, hanno perso membri delle loro famiglie e sofferto terribili violenze. Ma nonostante tutto questo, sono disposte a imparare e lavorare”, racconta.