La lotta per la sopravvivenza di Fadia

“Quando mio marito era vivo potevo contare sulla sua presenza e sul suo aiuto. Dopo la sua morte, il mio destino è cambiato da un momento all’altro”. Fadia è una delle 145.000 straordinarie donne sole, costrette a lasciare la Siria con le loro famiglie. La povertà, l’emarginazione, la paura dello sfruttamento sono solo alcune delle difficoltà che deve quotidianamente affrontare. Dopo l’uccisione del marito, Fadia ha provato a restare in Siria, ma un giorno un missile ha colpito la sua casa, ferendo lei e la più piccola tra le sue figlie, Aiysha. A quel punto, preoccupata per la sicurezza dei suoi figli, si è messa in viaggio, destinazione: Libano. “Purtroppo possiamo permetterci due pasti al giorno, spesso solo uno. Mangiamo la carne solo una volta al mese quando riceviamo gli aiuti alimentari”. Per sopravivere Fadia oggi si affida interamente all’UNHCR e agli altri partner locali.