Bangladesh: un nuovo campo per i rifugiati rohingya

L’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, ha trasferito circa 1.700 rifugiati in un sito messo a disposizione dal governo nel sud-est del Bangladesh, decongestionando le strutture di Kutupalong e fornendo loro una casa dopo settimane di continui spostamenti.

Molti dei rifugiati coinvolti rientrano tra quelli che hanno camminato per circa una settimana per attraversare il confine del Bangladesh, solo per rimanere bloccati quattro giorni in un villaggio frontaliero prima di essere autorizzati a procedere nell’entroterra del Paese la scorsa settimana. L’UNHCR ha aperto un centro di transito e delle scuole per rifugiati all’interno del campo di Kutupalong per ospitare temporaneamente i rifugiati più vulnerabili.

I trasferimenti sono cominciati martedì, nel tentativo di decongestionare le scuole di Kutupalong, far ripartire le lezioni e liberare il centro di transito per i prossimi arrivi.

Sono 5.000 i rifugiati che saranno trasferiti nel nuovo sito, che fa parte del terreno di 3.000 acri noto anche come Kutupalong Extension, messo a disposizione dal governo del Bangladesh per ospitare i nuovi arrivati.

Prima dei trasferimenti, l’UNHCR ha sviluppato un piano per l’area, dalla conformazione collinare, e ha cominciato a costruire bagni e pozzi. È stato inoltre destinato dello spazio alle associazioni partner affinché potessero costruire strutture come centri comunitari, avamposti sanitari, scuole e spazi per i bambini. L’UNHCR sta in parte finanziando la costruzione di una strada nei pressi del campo per facilitare l’accesso ai rifugiati e velocizzare la consegna dei beni.

Da martedì i volontari hanno aiutato i rifugiati più vulnerabili a portare le proprie cose nel nuovo sito. L’UNHCR sta distribuendo utensili per la casa e kit per la costruzione di rifugi contenenti teli di plastica, pali di bambù e corde. Save the Children sta assumendo personale per aiutare nella costruzione dei rifugi per i rifugiati più vulnerabili. La ONG locale Gonoshasthaya Kendra (GK) sta effettuando dei controlli medici, mentre Action Against Hunger sta distribuendo cibo e acqua finché i rifugiati non potranno cucinare da soli.

Circa 605.000 rifugiati sono arrivati in Bangladesh da quando, a fine agosto, sono iniziate le violenze nello Stato di Rakhine, nel Myanmar settentrionale.