Fondazione Milan
La Fondazione Milan è a fianco dell’UNHCR dall’estate del 2010. In seguito all’alluvione che ha colpito il Pakistan, il contributo della Fondazione ci ha consentito di acquistare e distribuire 180 tende, 375 kit di sopravvivenza – composti tra le altre cose da materassi e set da cucina – e 2400 kit di primo soccorso. Nel 2012 la Fondazione ha fornito un’importante donazione al progetto “Educate a Child”, un programma con l’obiettivo di fornire istruzione ai bambini rifugiati, grazie alla quale l’UNHCR ha potuto garantire a 12.349 bambini un anno di lezioni in aule nuove e pulite, con materiali didattici adeguati e con insegnanti formati.
Nel biennio 2014 – 2015 la Fondazione Milan ha finanziato un bellissimo progetto legato allo sport dedicato ai bambini rifugiati siriani in Libano. Ben consapevole dell’importanza dello sport per il benessere individuale e la coesione sociale, la Fondazione ha deciso di investire in questo progetto che si è posto l’obiettivo di fornire e ristrutturare delle aree sportive, anche al coperto, per permettere ai ragazzi di praticare lo sport con l’ausilio di coach ben formati e di dare vita ad eventi sportivi per promuovere l’integrazione tra i ragazzi siriani, libanesi e palestinesi. In particolare nei due anni di progetto le attività implementate nelle aree nord e Mount Libano sono state le seguenti: (I) la partecipazione di oltre 2.000 bambini siriani e libanesi a eventi sportivi e ricreativi; (II) la formazione di 84 allenatori di calcio e basket sia sulle tecniche dei due sport che su tematiche riguardanti la tutela dei bambini e l’uguaglianza di genere e la sensibilizzazione di 200 genitori sulla comunicazione non violenta, l’igiene, e la tutela dei bambini (III) la ristrutturazione di spazi per il gioco e lo sport inclusi 12 campi sportivi.
Nel 2016 la Fondazione Milan ha deciso di rinnovare il suo impegno consentendo a 90 bambini siriani rifugiati in Libano di avere accesso a scuola. La donazione ha consentito a questi bambini di accedere al programma realizzato dal Ministero dell’Istruzione Libanese con la collaborazione di UNHCR che prevede la realizzazione di un secondo turno scolastico oltre agli orari regolari. Dal 2013 infatti il costante aumento di rifugiati siriani ha portato a saturazione il sistema scolastico libanese, spingendo il governo a prevedere turni pomeridiani che garantiscano a tutti i bambini continuità nel proprio percorso educativo.