Governance
UNHCR: funzione e struttura
L’Agenzia ONU per i Rifugiati riceve le linee di indirizzo dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e dal Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC). Il Comitato Esecutivo dell’UNHCR, composto da 79 membri, approva i programmi biennali dell’Agenzia e il corrispondente bilancio. Questi ultimi vengono presentati dall’Alto Commissario (attualmente Filippo Grandi), nominato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il mandato dell’Agenzia è definito dallo Statuto dell’UNHCR del 1950. Nel 2003, l’Assemblea Generale ha esteso il mandato dell’organizzazione “fino a quando il problema dei rifugiati non sarà risolto.” L’Alto Commissario riferisce annualmente del lavoro svolto dall’Agenzia al Consiglio Economico e Sociale e all’Assemblea Generale. L’Alto Commissario è responsabile per la direzione e il controllo dell’Agenzia. Dirige il lavoro dell’UNHCR, con l’assistenza di un Vice Alto Commissario ed un Assistente Alto Commissario per la protezione e le operazioni umanitarie.
Lo staff dell’Agenzia, sia a livello nazionale che internazionale, conta circa 16.765 persone le quali lavorano in 138 paesi. Circa il 90% dello staff UNHCR lavora sul campo.
La maggior parte delle operazioni dell’UNHCR sono sul campo, si svolgono in tutto il mondo e sono diventate molto complesse: vanno dal reclutamento di nuovo personale garantendo che sia al sicuro in ambienti pericolosi, al fornire medicine e inviare generi alimentari con voli charter. Specifici reparti, per lo più nella sede centrale di Ginevra, sorvegliano aree chiave, come quelle legate alle operazioni umanitarie, la protezione, le relazioni esterne, le risorse umane e finanziarie. Un certo numero di uffici regionali fanno un lavoro di collegamento tra sedi estere e sedi centrali.
Sul campo, il lavoro dell’UNHCR è gestito da una serie di uffici regionali, filiali, sedi secondarie e uffici locali. Rappresentanti dell’Alto Commissariato sono a capo delle operazioni nei paesi in cui l’Agenzia opera, e vi sono anche alcuni rappresentanti regionali.
L’UNHCR è finanziato quasi interamente mediante contributi volontari provenienti principalmente dai governi, ma anche da organizzazioni intergovernative, da aziende e da singoli individui. Una sovvenzione limitata dal bilancio ordinario delle Nazioni Unite è dedicata a coprire i costi amministrativi, sono accettati anche contributi “in natura”, compresi beni necessari nelle crisi umanitarie quali tende, medicine, autocarri e trasporti aerei.
Poiché il numero di persone sotto la competenza dell’UNHCR è aumentato, il bilancio annuale è salito a più di un miliardo di dollari nei primi anni ’90 e da allora è rimasto su livelli simili. Il Bilancio Annuale di Programma dell’UNHCR comprende linee generali, a sostegno di operazioni regolari e già in corso, e linee speciali impiegate per far fronte ad emergenze o ad operazioni di rimpatrio su larga scala (ad esempio l’esodo degli iracheni, che non accenna a ridursi, ed il ritorno e il reinserimento dei rifugiati e degli sfollati interni congolesi e sudanesi).