Aumenta il numero di camerunensi in fuga verso la Nigeria
Pubblicato il 13 febbraio 2020 alle 15:27
Nelle ultime due settimane, quasi 8.000 rifugiati camerunensi sono fuggiti verso gli Stati di Taraba e di Cross River, nella Nigeria sudorientale, portando il totale della popolazione camerunense rifugiata nel Paese a quasi 60.000 unità.
Considerate le testimonianze di rifugiati secondo cui vi sarebbero ancora persone in aree remote di frontiera che potrebbero tentare di fare ingresso in Nigeria, l’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, stima che vi saranno ulteriori arrivi.
Quest’ultimo afflusso si è verificato proprio alla vigilia delle elezioni politiche tenutesi in Camerun lo scorso fine settimana. Le persone fuggono dalle violenze in corso tra forze di sicurezza e gruppi armati. Quest’esodo rappresenta solo l’ultimo stadio di una crisi che ha fatto registrare un aumento del numero di sfollati interni nelle regioni camerunensi del Nordovest e del Sudovest nell’arco dell’ultimo trimestre del 2019.
I rifugiati hanno riferito di essere fuggiti dalle violenze e alcuni hanno perfino varcato il confine riportando ferite da arma da fuoco. Secondo quanto comunicato dai nuovi arrivati, la maggior parte di essi proviene da aree di frontiera e ha percorso a piedi la savana e le foreste.
Governi e comunità locali, i primi chiamati a rispondere a questi ultimi arrivi, devono assicurare cibo, riparo e articoli domestici, beni di cui coloro che sono fuggiti abbandonando tutti i propri averi hanno disperato bisogno.
Attualmente, i nuovi arrivati sono accolti all’interno di scuole pubbliche e strutture sanitarie oppure presso famiglie locali. I 51.000 rifugiati registrati arrivati prima di quest’ultima ondata sono accolti tra circa 87 comunità locali negli Stati di Akwa-Ibom, Benue, Cross River e Taraba. Inoltre, presso quattro insediamenti l’UNHCR e i partner umanitari stanno garantendo protezione, cibo, beni di sostentamento, alloggio e assistenza sanitaria.
“L’UNHCR sta lavorando a stretto contatto con le autorità nigeriane per garantire che i rifugiati possano accedere ad alloggi e servizi di base. Viste le pressanti esigenze umanitarie, stiamo supportando sia i rifugiati sia le comunità che li accolgono assicurandoci, inoltre, che su queste ultime non gravino oneri insostenibili date le modeste risorse a loro disposizione”, ha dichiarato Roger Hollo, Vice Rappresentante dell’UNHCR in Nigeria.
“I rifugiati devono inoltre essere supportati per divenire autosufficienti. L’accesso a istruzione, servizi sanitari e mercato del lavoro, potrà permettere loro di prendersi cura delle proprie famiglie e di contribuire alla vita sociale ed economica delle comunità che li accolgono”.
Cibo, alloggio e assistenza sanitaria restano le esigenze prioritarie dei nuovi arrivati. È inoltre necessario rilevare come le scuole non possano ospitare tutti i minori rifugiati in arrivo, considerato che alcune classi accolgono contemporaneamente oltre 200 bambini.
Secondo stime delle Nazioni Unite, agli oltre 679.000 sfollati interni attualmente presenti nelle regioni camerunensi del Nordovest e del Sudovest, vanno ad aggiungersi i quasi 60.000 civili che hanno varcato la frontiera in cerca di asilo in Nigeria.
In Nigeria, l’UNHCR guida la risposta internazionale volta a proteggere le persone costrette a fuggire a causa di conflitti e persecuzioni.
Per maggiori Informazioni:
- A Dakar, Romain Desclous, desclous@unhcr.org, +221 786 396 385
- A Ginevra, Shabia Mantoo, mantoo@unhcr.org, +41 79 337 76 50