L’UNHCR accoglie con favore la nuova legge di El Salvador a favore degli sfollati interni costretti alla fuga dalle violenze

Pubblicato il 10 gennaio 2020 alle 15:59

L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, accoglie con favore l’approvazione di una normativa in El Salvador volta a proteggere, aiutare e offrire soluzioni durature alle persone sfollate internamente allo Stato dell’America Centrale, nonché a quelle che potrebbero essere a rischio di dover fuggire, a causa delle violenze perpetrate dalla criminalità organizzata e da gruppi criminali.

La normativa, approvata il 9 gennaio da un maggioranza schiacciante in seno all’Assemblea nazionale di El Salvador, consentirà a decine di migliaia di sfollati interni di avere accesso ad assistenza umanitaria salvavita e di vedere ripristinati i propri diritti fondamentali, tra i quali l’accesso effettivo alla giustizia. La normativa prevede inoltre l’istituzione, per la prima volta, di un sistema nazionale comprensivo che riunisce un’ampia varietà di istituzioni statali affinché collaborino nella risposta e nella prevenzione contro gli esodi forzati.

Una volta firmata dal Presidente Nayib Bukele, la legge potrà avere un impatto positivo duraturo sulle vite dei 71.500 salvadoregni che risulterebbero rimasti sfollati internamente ai confini del Paese tra il 2006 e il 2016, nonché delle altre decine di migliaia che sono a rischio di dover fuggire.

Il testo della normativa sullo sfollamento interno, redatto con il supporto tecnico dell’UNHCR, è in linea coi Principi orientativi delle Nazioni Unite in materia di sfollati interni (Guiding Principles on Internal Displacement) e altre norme internazionali che delineano i diritti degli sfollati stessi, tra i quali richiedere e ricevere assistenza umanitaria, tutela dell’unità familiare, condizioni di vita adeguate e soluzioni durature. Il testo, inoltre, istituisce meccanismi per consentire ai soggetti interessati di proteggere e rivendicare la proprietà che potrebbero essere stati costretti ad abbandonare al momento della fuga.

La normativa riflette lo slancio crescente che caratterizza l’America Centrale, e altre regioni, volto a riconoscere e rispondere al fenomeno dei movimenti forzati all’interno del Paese. In Honduras, dove si stima che 247.000 persone costrette alla fuga dalle violenze sono sfollate interne, il Congresso nazionale sta considerando di adottare una normativa analoga a quella approvata in El Salvador. Anche il Messico riconosce l’impatto serio provocato da questi movimenti forzati manifestando la volontà di impegnarsi ad approvare una normativa in materia a livello federale.

L’UNHCR ribadisce di essere pronta a continuare a offrire assistenza tecnica e operativa ai governi dell’America Centrale e del Messico per aiutarli ad attenuare le cause e le conseguenze dei movimenti sfollati interni, in linea con gli impegni da essi presi nell’ambito di un’alleanza regionale volta ad assicurare protezione e soluzioni complete in materia, nota come Quadro comprensivo regionale per la protezione e la ricerca di soluzioni (Marco Integral Regional para la Protección y Soluciones/MIRPS).

Lo scorso mese di ottobre, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha istituito un Gruppo di alto livello sulla questione degli sfollati interni (High-level Panel on Internal Displacement) per sensibilizzare la comunità internazionale e facilitare proposte di soluzioni in merito a un dramma causato da conflitti e violenze che interessa oltre 40 milioni di persone.

 

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