L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati plaude al voto di Haiti sull’apolidia

Pubblicato il 24 marzo 2017 alle 10:54

L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, elogia il voto espresso mercoledì dal Parlamento di Haiti. Con questo volto Haiti si unisce formalmente all’impegno di porre fine alla tragedia dell’apolidia a livello internazionale e di assicurare che milioni di persone innocenti in tutto il mondo senza nazionalità ricevano l’aiuto di cui hanno bisogno.

“L’apolidia è una piaga per l’umanità assolutamente evitabile e che non dovrebbe essere tollerata da nessuno nel ventunesimo secolo”, ha dichiarato Renata Dubini, responsabile dell’ufficio regionale dell’UNHCR in America, dopo che il Parlamento haitiano ha votato a favore dell’adesione del Paese alle due Convenzioni internazionali sull’apolidia.

“Con il voto di oggi, Haiti dichiara la propria volontà di unirsi alla comunità internazionale per impegnarsi affinché nessuno sia privato della nazionalità e della dignità che da essa dipende. Questo voto rappresenta un evento di notevole importanza per la regione e per tutto il mondo, e l’UNHCR esprime grande soddisfazione per questo”, ha aggiunto Renata Dubini.

La decisione presa dal Parlamento haitiano renderà Haiti il terzo Stato membro della Comunità caraibica (CARICOM) e il sessantanovesimo Paese ad aderire alla Convenzione sulla Riduzione dell’Apolidia del 1961 una volta che il governo avrà depositato gli atti di adesione presso il Depositario dei Trattati a New York.

La Convenzione del 1961 dispone che gli Stati stabiliscano tutele in seno alle loro leggi sulla nazionalità affinché nessuna persona possa divenire apolide alla nascita o nel corso della propria vita. In particolare, sancisce che i minori debbano acquisire la nazionalità del Paese in cui nascono, se in alternativa fossero a rischio apolidia.

Sempre mercoledì, il Parlamento haitiano ha, inoltre, votato l’adesione alla Convenzione sullo Status delle Persone Apolidi del 1954, il patto internazionale che ha definito l’apolidia e che intende assicurare che le persone apolidi possano godere dei diritti umani fondamentali quali il diritto all’istruzione, all’impiego e all’alloggio.

Il voto di Haiti arriva dopo che l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati a novembre 2014 aveva lanciato la Campagna globale per porre fine all’apolidia in 10 anni e, in collaborazione coi governi nazionali, le organizzazioni internazionali e la società civile, aveva sviluppato un Piano di Azione Globale per porre fine all’apolidia: 2014-2024.