NIGERIA: CITTADINI IN FUGA DAGLI ATTACCHI DI BOKO HARAM VERSO IL CIAD
Pubblicato il 05 agosto 2014 alle 12:00
Migliaia di persone in fuga dagli attacchi di Boko Haram nella città nigeriana di Kolikolia, nello stato del Borno, sono arrivate giovedì scorso sull’isola disabitata di Choua nel lago Ciad. L’isola si trova nelle acque del Ciad a circa quattro chilometri dal punto in cui si intersecano i confini di Ciad, Nigeria e Niger.
I rifugiati hanno riferito di essere scappati dalle violenze dei Boko Haram che hanno attaccato il loro villaggio e bruciato le loro case.
Il gruppo, che comprende soprattutto donne e bambini, ha urgente bisogno di cibo, acqua, riparo e cure mediche.
Su richiesta del governo del Ciad, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) sta preparando il trasferimento dei rifugiati verso l’area di accoglienza più sicura e accessibile di Ngouboua, a circa 30 chilometri dal confine, dove rifugiati nigeriani e rimpatriati del Ciad vivono già nei villaggi ospitanti.
Le autorità del Ciad hanno fornito due elicotteri per il trasferimento dei rifugiati da Choua a Ngouboua, trasferimento che avrà inizio mercoledì a condizione che ci sia disponibilità di carburante.
L’UNHCR e i suoi partner (WFP, UNICEF, OMS, UNFPA OCHA tra gli altri) hanno inviato a Ngouboua pacchetti di aiuti contenenti biscotti ad alto contenuto energetico, kit di depurazione dell’acqua, zanzariere, tende collettive, materassini e altri oggetti domestici.
I rifugiati appena arrivati riferiscono della possibilità che altri nigeriani arrivino presto in Ciad. In linea con la strategia dell’UNHCR di cercare alternative ai campi, i rifugiati appena arrivati dalla Nigeria saranno sistemati in villaggi nei dintorni di Ngouboua, e l’assistenza verrà fornita anche alla popolazione ospitante.
L’UNHCR sta istituendo un ufficio nella zona del Lago Ciad per monitorare la situazione, coordinare la risposta con i partner sul campo e garantire protezione e assistenza ai rifugiati.