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COSTRUIRE UN CAMPO

Chris Nixon misura a grandi passi la fascia di deserto che è stata schiacciata e raccolta in quello che adesso sembra un campo di calcio di sabbia.

“La lunghezza dell’area è di 60 metri,”dice Chris da sopra la sua spalla, durante una visita recente dei colleghi dell’UNHCR. “Su questo sito dovremmo riuscire a posizionare almeno 500 piazzole per le tende.” Ogni tenda diventerà una casa per sei persone, la dimensione media di una famiglia nella regione.

Il metodo di misurazione utilizzato non è dei più accurati, ma entrano in gioco anche l’utilizzo di coordinate GPS, rotelle metriche e immagini satellitari. Nixon ha costruito campi e siti per gli sfollati in tutto il mondo. Lavora sempre in condizioni di emergenza come questa, in cui l’UNHCR sta assumendo la guida per la pianificazione e la costruzione di un nuovo campo, al Wand 2, nella provincia di Diyala nell’est dell’Iraq, per 2.500 sfollati a causa del conflitto. Con l’inizio dell’inverno, l’attenzione è posta alla rapidità, alla precisione e al rispetto degli standard internazionali per la costruzione di un campo.

Se tutto andrà secondo i piani, Nixon e i suoi colleghi si assicureranno che migliaia di persone sfollate in Iraq che vivono in condizioni inadeguate entro sei o otto settimane avranno una rifugio sicuro, asciutto e caldo.

Ad oggi, 25 campi sono stati aperti in tutto l’Iraq per far fronte alle massicce migrazioni forzate dello scorso anno al centro e al nord del Paese e altri 11 sono in costruzione, alcuni dall’UNHCR. Ma Nixon e le sue squadre stanno anche riqualificando per l’inverno gli edifici abbandonati.

Circa 740.000 sfollati iracheni sono al riparo in alloggi inadeguati, inclusi condomini incompleti, alberghi abbandonati e piccole strutture senza finestre, porte e in alcuni casi persino senza tetto.

L’UNHCR sta pianificando di raggiungere 600.000 sfollati con degli aiuti prima che le condizioni climatiche peggiorino; ciò comprende l’impermeabilizzazione di circa 5.700 case e la trasformazione di oltre 100 dei più grandi edifici esistenti come centri collettivi.

Nei campi, il processo di progettazione sembra una sorta di puzzle. Ci sono una miriade di pezzi che devono essere messi insieme in modo coerente in uno spazio limitato. Questi pezzi del puzzle vanno oltre le tende e le basi in cemento su cui sono piantate.”Il campo ideale che aderisce agli standard globali, deve fornire ciò di cui tutti i residenti nel campo hanno bisogno: alloggi, privacy, accesso ai centri delle donne, scuole, cucine, docce e latrine.”

Ha aggiunto che spesso le differenze etniche e religiose devono essere prese in considerazione.

“Inoltre dobbiamo anche assicurarci di poter fare tutto questo nel limitato spazio disponibile. In un certo senso questa è la pianificazione di una comunità su piccola scala”. Questo senso di comunità, dove le persone cooperano e le esigenze più elementari vengono soddisfatte, non esiste in molti dei circa 2.000 insediamenti in tutto l’Iraq, dove ora gli sfollati vivono temporaneamente.

In uno di questi siti visitati dall’UNHCR, il villaggio di Khalar, 67 famiglie vivono in alloggi costruiti con scarti di legno e teli di plastica. Poichè in molti dicono di aver ricevuto un piccolo sostegno economico dalla comunità umanitaria, sembrano affrontare la situazione sorprendentemente bene. Un’agenzia umanitaria aveva appena consegnato tende per le famiglie quella mattina. Un rifugiato stava scavando uno scarico utilizzando un tubo di plastica interrato ad un fossa settica coperta fatta in casa. Un altro rifugaito, invece, ha riferito che le condizioni erano miserabili. “Quando piove, diventa troppo freddo; non riusciamo a restare asciutti. Dobbiamo dipendere da noi stessi,” ha detto.

Le persone a Khalar saranno tra le prime a spostarsi verso il campo Al Wand 2 quando sarà aperto.

Nixon, nel frattempo, esalta i vantaggi delle tende rispetto agli alloggi prefabbricati. “Le tende sono veloci ed efficaci. Con gli alloggi prefabbricati, si creano problemi di costo e di fornitura. Noi possiamo fornire tende per 10 famiglie a circa lo stesso prezzo di un container” spiega. “Questi campi non sono intesi per essere soluzioni permanenti, nonostante siano usati per lunghi periodi”.