Fondazione Nando Peretti
Sin dal 2010 la Fondazione Nando Peretti ha sostenuto attivamente numerosi progetti dell’UNHCR a favore di rifugiati e sfollati.
Nel 2010, grazie alla fondazione, 30.000 cucine a risparmio energetico sono state distribuite a Dadaab, in Kenya, dove l’UNHCR gestisce tre campi sovraffollati. Nell’estate dello stesso anno la fondazione Nando Peretti ha sostenuto molte famiglie pakistane vittime dell’alluvione, tramite l’acquisto e la distribuzione di 180 tende, 375 kit di sopravvivenza e 2400 kit di primo intervento. Nel 2011 la Fondazione ha dato supporto a 90 famiglie ivoriane sfollate a causa della crisi socio-politica che ha afflitto il paese, tramite la fornitura di tende, coperte e kit di sopravvivenza. Tra il 2012 e il 2013 la Fondazione Nando Peretti ha garantito la realizzazione di 28 unità abitative in Sud Sudan, mentre nel 2013-2014 ha contribuito a sostenere gli interventi di emergenza in Siria e Mali: grazie alla fondazione l’UNHCR ha potuto fornire protezione e assistenza umanitaria a centinaia di siriani e maliani estremamente bisognosi, colpiti dalla crisi e costretti a lasciare le loro case e i loro affetti.
Nel 2015 la Fondazione Nando Peretti ha continuato ad essere al fianco dell’UNHCR. Grazie alle donazioni effettuate nel corso dell’anno, l’Agenzia è riuscita a dare una risposta a due gravi emergenze: quella causata dal terremoto avvenuto in Nepal il 25 aprile 2015 e la crisi umanitaria dei rifugiati che, in fuga da guerre, violenze e persecuzioni, intraprendono il rischiosissimo viaggio verso l’Europa. In particolare, in Nepal, l’UNHCR ha fornito beni di prima necessità, assistenza legale e sostegno psicologico alle vittime del terremoto. Nel quadro della crisi umanitaria dei rifugiati l’Agenzia ha assicurato monitoraggio, assistenza legale e sanitaria nelle operazioni di soccorso, fornito beni di prima necessità e sostegno tecnico per l’allestimento di centri di accoglienza per i rifugiati arrivati in Grecia da settembre 2015.
Nel 2016 la Fondazione Nando e Elsa Peretti ha mantenuto il suo impegno al fianco dell’UNHCR finanziando un programma per lo sviluppo delle abilità e per l’apprendimento informale rivolto a 715 bambini e ragazzi siriani rifugiati in Giornania. Il progetto prevede lo svolgimento di corsi di formazione in diversi settori – come l’informatica, l’artigianato o le lingue straniere – e di attività ricreative per i più piccoli. L’adesione a queste iniziative favorisce il recupero psicologico e sociale dei giovani rifugiati che hanno vissuto esperienze traumatiche e li aiuta ad incrementare la fiducia in loro stessi e a costruire un progetto di vita per il loro futuro.