Accoglienza dei minori stranieri non accompagnati

Nel 2014 il numero di minori separati e non accompagnati arrivati in Italia ha registrato un aumento senza precedenti. Nello stesso anno il governo italiano, in partneriato con l’UNHCR, ha previsto di rivedere e migliorare il sistema di accoglienza riservato ai minori stranieri non accompagnati (MSNA). In particolare, nella Conferenza unificata del 10 Luglio 2014, è stato approvato un piano operativo per rispondere a questi afflussi. Tale intesa ha previsto per tutti i minori stranieri non accompagnati, un’accoglienza articolata in due fasi. I contenuti dell’intesa, importanti e fortemente innovativi, sono stati successivamente recepiti nel Decreto Legislativo n. 142 del 2015.

Al fine di rafforzare le capacità ricettive per i MSNA è stata prevista la creazione di strutture di prima accoglienza ad alta specializzazione, attraverso un Avviso pubblico “Miglioramento della capacità del territorio italiano di accogliere minori stranieri non accompagnati” per la presentazione di progetti a valere sul Fondo Europeo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI). Gli interventi previsti dalla misura emergenziale FAMI sono stati realizzati dal Ministero dell’Interno con la partecipazione anche di partner esterni attraverso l’attivazione di 15 progetti di accoglienza che operano attraverso circa 50 strutture distribuite sul territorio nazionale.

In qualità di partner, l’UNHCR, in particolare, è stato chiamato a promuovere buone prassi per la valutazione del superiore interesse del minore e, anche attraverso visite e contatti con i progetti, a contribuire alle attività di coordinamento e di strutturazione dei servizi di informazione e supporto legale per la domanda di riconoscimento di protezione internazionale ai MSNA accolti nelle strutture. Nell’ambito delle attività del progetto l’UNHCR è quindi impegnato a contribuire al rafforzamento della qualità delle attività di prima accoglienza dei MSNA affinché i loro bisogni siano al più presto identificati ed il percorso di protezione più adatto per ciascuno sia individuato all’interno dei centri, nel rispetto del loro superiore interesse. Particolare attenzione è prestata alle attività rivolte ai richiedenti asilo, così da facilitare un loro accesso adeguatamente informato e consapevole alla procedura d’asilo, nel rispetto della normativa vigente. Per la realizzazione del progetto, l’UNHCR ha coinvolto cinque esperti di protezione di minori e due mediatori culturali di lingua tigrigna.

Il progetto ha previsto l’elaborazione di un dépliant multilingue volto a fornire informazioni a misura di bambino ai minori stranieri non accompagnati che intendono presentare domanda d’asilo in Italia, disponibile anche sul sito del Ministero dell’Interno.

 

eulogomsnaFINAL