Progetto “Welcome”
Working for refugee integration
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Riconoscendo le potenzialità di un attivo coinvolgimento del settore privato nella realizzazione di un’inclusione effettiva dei rifugiati nella società italiana, a partire dal 2017 l’UNHCR assegnerà un riconoscimento alle aziende che maggiormente si distingueranno nel favorire l’inserimento professionale dei rifugiati e nel sostenere il loro processo d’integrazione in Italia.
Tale riconoscimento avverrà attraverso il conferimento di un logo, denominato “Welcome. Working for refugee integration” che le aziende potranno esporre ed utilizzare nelle loro attività comunicazione.
Le imprese così individuate perseguiranno un duplice obiettivo a fianco dell’UNHCR:
- Da una parte, il logo costituirà una testimonianza dell’adesione e promozione di un modello di società inclusiva, perseguendo un’attività di sensibilizzazione in grado di prevenire e combattere sentimenti di xenofobia e razzismo nei confronti dei richiedenti asilo e dei beneficiari di protezione internazionale;
- Dall’altro, l’esposizione del logo rappresenterà un segnale di riconoscimento per le aziende che concretamente si sono adoperate per favorire l’inserimento lavorativo dei beneficiari di protezione internazionale, assumendosi una parte di responsabilità nella costruzione di una società più sensibile ai bisogni di chi è stato costretto ad abbandonare il proprio paese a causa di guerre, conflitti e persecuzioni e ha scelto di ricominciare una nuova vita in Italia.
Presupposto per l’assegnazione del logo è il rispetto da parte delle aziende delle due diligence previste dall’UNHCR.
Il logo verrà assegnato annualmente sulla base dell’insindacabile valutazione di un Comitato appositamente creato che include personalità provenienti da contesti diversi e che a vario titolo si occupano di responsabilità sociale nell’ambito del settore privato.
Il logo verrà assegnato alle imprese che avranno posto in essere una delle seguenti attività:
1. Imprese che, in base alle proprie possibilità, si sono distinte per aver effettuato nuove assunzioni di beneficiari di protezione internazionale o comunque per aver favorito il loro concreto inserimento lavorativo, attraverso efficaci programmi di formazione lavoro o programmi innovativi e qualificati di formazione linguistica.
2. Imprese che hanno favorito il processo d’inclusione sociale nei territori di riferimento dei propri dipendenti beneficiari di protezione internazionale, attraverso attività atte a favorire il dialogo interculturale o attraverso misure concrete di sostegno.
3. Imprese che hanno favorito la nascita di attività di autoimpiego dei beneficiari di protezione internazionale, attraverso attività, svolte non a titolo oneroso, di sostegno ad iniziative di start-up.
Ai fini dell’assegnazione del logo saranno considerate in via preferenziale quelle imprese che oltre alle citate attività, si saranno contraddistinte per aver sostenuto i rifugiati anche al di fuori dei confini nazionali. Inoltre, particolare attenzione verrà posta su quelle aziende che, dimostrando maggiore sensibilità rispetto alla dimensione di genere e al tema delle pari opportunità, avranno favorito l’inserimento professionale di donne titolari di protezione internazionale.
Le candidature potranno essere presentate dalle aziende stesse, dai loro dipendenti, dalle associazioni di categoria, dai sindacati, dalle Camere di Commercio, dagli Enti Locali e dalle associazioni o cooperative impegnate nell’assistenza e tutela dei richiedenti e beneficiari di protezione internazionale.
L’UNHCR ritiene che il settore privato in generale e le singole aziende in particolare, abbiano un ruolo cruciale nello sviluppo delle nuove policy sull’integrazione dei rifugiati. Come ha sottolineato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, il mondo delle aziende aderenti al Global Compact è chiamato a svolgere un ruolo attivo nella gestione della crisi umanitaria dei rifugiati attraverso l’implementazione di strategie di integrazione che prendano in considerazione sia i bisogni dei rifugiati che le caratteristiche delle aziende coinvolte.
Le attività per l’inclusione dei rifugiati possono rappresentare un nuovo orizzonte dell’attività sociale delle aziende. A tal fine si rende sempre più necessaria una collaborazione tra il settore privato e i diversi attori istituzionali e non che si occupano dell’accoglienza dei beneficiari di protezione internazionale attraverso cui è possibile realizzare percorsi di integrazione condivisi e partecipativi.
Scarica qui il modulo di candidatura
Qui puoi visionare il regolamento