Senegal: in 45.000 fuggono dal Gambia a causa delle tensioni politiche

Pubblicato il 20 gennaio 2017 alle 1:42

Circa 45.000 persone sono arrivate in Senegal in fuga dalla situazione di continua incertezza politica in Gambia, mentre le truppe del Senegal e dell’Africa Occidentale entravano ieri nel Paese.

In Senegal sono arrivate persone di diverse nazionalità, fra cui gambiani, senegalesi, persone con entrambe le nazionalità, ghanesi, liberiani, guineani e mauritani. Inoltre, almeno 800 persone hanno attraversato il confine e sono entrate in Guinea-Bissau.

Le persone fuggite in Senegal si sono dirette nelle regioni di Fatick, Kaolack e Kaffrine, altre verso la parte settentrionale del Gambia e verso le regioni di Ziguinchor, Sedhiou e Kolda al confine meridionale fra Gambia e Senegal. I prossimi giorni saranno cruciali, considerato che altre persone potrebbero fuggire se l’attuale situazione non si risolverà al più presto in modo pacifico.

Oltre il 75 per cento degli arrivi è costituito da minori, per la maggior parte accompagnati da donne. Hanno trovato sistemazione presso parenti, in hotel oppure presso famiglie ospitanti. Alcune di queste famiglie arrivano a ospitare fino a 40 o 50 persone e presto avranno bisogno di essere sostenute, dato che potrebbero rapidamente esaurire le risorse a loro disposizione. Le autorità senegalesi hanno predisposto piani per la distribuzione di viveri e altri beni di prima necessità per un massimo di 100.000 persone. Beni alimentari includono riso, olio e zucchero mentre il resto dei beni include materassi, stuoie, coperte, lenzuola e saponi. Quaranta tonnellate di cibo sono state consegnate ieri nella regione di Ziguinchor e la distribuzione alle persone arrivate in questi giorni e alle famiglie ospitanti dovrebbe cominciare a breve.

L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), insieme alle altre agenzie umanitarie, è pronta a sostenere le autorità mettendo a disposizione le proprie competenze per assistere le popolazioni costrette alla fuga. L’UNHCR è inoltre disponibile a sostenere le autorità sia per istituire un efficiente sistema di registrazione degli arrivi, sia per formare il personale di frontiera in materia di diritto d’asilo e protezione.

L’UNHCR ha dispiegato il proprio personale per effettuare le prime valutazioni nelle zone chiave di confine fra Senegal e Gambia e sta lavorando a stretto contatto con le autorità locali per valutare i bisogni delle persone giunte in Senegal. A Dakar, l’UNHCR è costantemente in contatto con il Ministero dell’Interno che coordina le operazioni umanitarie. L’Agenzia ONU per i rifugiati continuerà a pianificare interventi di contingenza insieme ad altre agenzie delle Nazioni Unite, alle ONG internazionali e locali, ai partner e al governo.

Il Gambia stesso accoglie circa 8.000 rifugiati, soprattutto senegalesi, che vivono con ansia e preoccupazione l’evolversi della situazione politica nel Paese.