UNO STUDIO CONDOTTO DALL’UNHCR MOSTRA IL RAPIDO DETERIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DEI RIFUGIATI SIRIANI IN GIORDANIA

Pubblicato il 14 gennaio 2015 alle 1:00

A causa della portata della crisi e dell’insufficiente sostegno da parte della comunità internazionale, un gran numero di rifugiati siriani sta cadendo, a un ritmo allarmante, in uno stato di estrema povertà.

Lo ha dichiarato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati António Guterres durante il lancio del nuovo studio dell’UNHCR, Living in the Shadows. Quella siriana è una crisi umanitaria profonda. L’Alto Commissario Guterres è al suo secondo giorno di visita in Giordania, dove, ad Amman e nel campo di Za’atari, ha incontrato i rifugiati descritti nello studio.

“Sono qui per esprimere la mia solidarietà con i rifugiati siriani, poiché l’impatto della bufera di neve Huda è ancora tangibile e sta mettendo a dura prova le loro già drammatiche condizioni di vita.” Guterres si è anche incontrato con i funzionari giordani e con i donatori per coordinare le azioni volte a migliorare le condizioni di vita dei rifugiati siriani e a sostenere le comunità che li ospitano.

I dati dello studio condotto dall’UNHCR e dall’International Relief and Development (IRD) rappresentano il frutto di interviste a circa 150mila rifugiati siriani che vivono fuori dai campi della Giordania nel 2014.

Stando allo studio, due terzi dei rifugiati in Giordania stanno vivendo al di sotto del livello nazionale di povertà e una famiglia di rifugiati su sei si trova in stato di estrema povertà, con meno di 40$ a persona al mese.

Circa la metà delle famiglie intervistate non ha il riscaldamento, un quarto dispone di elettricità inaffidabile e il 20% non possiede servizi igenici funzionanti. I costi di affitto rappresentano più della metà delle spese domestiche e le famiglie di rifugiati sono costrette, sempre di più, a condividere con altri gli alloggi per ridurre i costi.

“A meno che la comunità internazionale non aumenti il suo sostegno ai rifugiati, le famiglie opteranno sempre più per strategie di sopravvivenza drastiche,” ha dichiarato Guterres. “Molti bambini abbandoneranno la scuola per lavorare e molte donne sono a rischio di sfruttamento, incluso il “survival sex”.

Poiché il conflitto siriano è giunto al suo quinto anno, molti rifugiati stanno diventando sempre più dipendenti dagli aiuti. Anche le risorse e le infrastrutture della Giordania sono state sfruttate fino al limite.

Nel tentativo di affrontare questa situazione critica, l’UNHCR sta fornendo mensilmente piccole somme di denaro a 21mila delle famiglie siriane più vulnerabili, o al 14% dei rifugiati siriani che vive fuori dai campi. A partire dalla fine del 2014, oltre 10mila ulteriori famiglie di rifugiati siriani sono state considerate idonee a questa assistenza che, a causa della carenza di fondi, non può essere fornita.

In generale, i risultati del rapporto precisano che ulteriori riduzioni nei livelli attuali di assistenza avranno immediate e serie conseguenze per i rifugiati siriani in Giordania. La situazione è particolarmente preoccupante per le popolazioni più vulnerabili, così come le donne capo famiglia e gli anziani.

Guterres ha sottolineato che se la comunità internazionale intensificasse gli sforzi per alleviare le sofferenze dei rifugiati siriani, questa crisi potrebbe attenuarsi. Ha poi espresso il suo apprezzamento per l’impegno delle autorità giordane, dell’UNHCR e dei suoi partner per far fronte ai bisogni urgenti dei rifugiati durante la forte bufera di neve della scorsa settimana.

In totale, la Giordania ha registrato 620mila rifugiati siriani, l’84% dei quali vive fuori dai campi.

“Questo costituisce un’incredibile pressione sull’economia e sulla società del Paese per non parlare poi del forte impatto che ha sulla sicurezza la crisi siriana in se’,” ha dichiarato Guterres.

“La generosità della popolazione della Giordania e del governo deve essere accompagnata da un massiccio sostegno da parte della comunità internazionale – sostegno per gli stessi rifugiati e per le popolazioni locali che li ospitano, ma anche assistenza strutturale e finanziaria al governo giordano per l’istruzione, la sanità, le risorse idriche e l’elettricità, in modo tale da permettergli di far fronte a questa enorme sfida.”

 

Ulteriori Informazioni

Il rapporto Living in the Shadows è disponibile al link: http://unhcr.org/jordan2014urbanreport/ (Si consiglia di copiare e incollare il link nel browser).