Premio per mare
Premio ‘Per Mare – al coraggio di chi salva vite umane’
2007-2009
Fin dai tempi più antichi, molte persone in tutto il mondo hanno rischiato la propria vita in mare alla ricerca di migliori opportunità o di protezione dalle persecuzioni e dalle violenze. Negli ultimi anni si sono intensificati gli arrivi di migranti e rifugiati sulle coste dell’Italia meridionale, in particolare a Lampedusa ed in Sicilia. Le imbarcazioni cui si affidano queste persone sono spesso precarie e inadatte a simili traversate ed espongono ad enormi pericoli coloro che, a caro prezzo, vi salgono a bordo. Chi si mette per mare, inoltre, spesso lo fa affidando il proprio destino a trafficanti senza scrupoli, che, per non rischiare l’arresto, affidano le barche agli stessi migranti, il più delle volte totalmente inesperti.
Da qui la crescente necessità di prestare soccorso in mare a queste persone. Le operazioni di soccorso, coordinate dalla Guardia Costiera, vengono messe in atto con grande impegno e abnegazione dalla stessa Guardia Costiera, dalla Marina Militare e dalla Guardia di Finanza. Tuttavia un ruolo importante è svolto anche da altri soggetti, in primo luogo i pescatori che segnalano le imbarcazioni in difficoltà alle autorità o le soccorrono direttamente, a volte anche con gravi e onerose conseguenze.
In questo contesto l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), in collaborazione con il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, con la sponsorizzazione di Banca Nuova SpA, ha deciso di indire il Premio ‘Per Mare – al coraggio di chi salva vite umane’, che è stato istituito nel 2007 e assegnato il 20 giugno in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato.
Destinatari del premio sono coloro che, a discapito degli interessi personali e rischiando spesso in prima persona, hanno prestato soccorso nel Mediterraneo a migranti e richiedenti asilo coinvolti in naufragi o che si trovavano su imbarcazioni in difficoltà. Il premio viene assegnato a destinatari selezionati attraverso le segnalazioni pervenute da parte della Guardia Costiera e le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa.