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Stereotipi

La campagna di sensibilizzazione sul tema dell’integrazione dei rifugiati in Europa STEREOTIPI è stata presentata in Italia dall’UNHCR nel settembre 2000. La campagna – finanziata dalla Commissione Europea – è stata prodotta in 11 lingue e realizzata in tutti i paesi dell’Unione con lo scopo di contrastare gli stereotipi negativi legati ai rifugiati, rilanciandone altri, positivi, tipicamente europei.

STEREOTIPI ha voluto diffondere il messaggio che i rifugiati sono persone come noi – professionisti, insegnanti, artisti, operai, contadini – con l’unica differenza che loro sono stati costretti a fuggire a causa di guerre e persecuzioni. Persone che se integrate nel tessuto sociale del paese d’asilo possono dare importanti contributi culturali ed economici.

In un momento in cui il dibattito politico sulle migrazioni assume toni sempre più accesi e l’opinione pubblica riceve messaggi allarmistici e non sempre accurati, l’UNHCR e l’Unione Europea hanno ritenuto opportuno unire le forze e continuare lo sforzo di sensibilizzazione dell’opinione pubblica con questa nuova campagna.

La campagna consisteva in uno spot TV di 30 secondi e annunci per la carta stampata in cui sono stati ritratti sei rifugiati di diverse parti del mondo che calzano altrettanti stereotipi europei, tra cui: lo stilista italiano rappresentato da un giovane mediorientale, il cuoco francese da un ragazzo asiatico, la ballerina di flamenco rappresentata da un’adolescente africana. A fine carrellata seguiva il testo: “Rifugiati. Sono dovuti fuggire. E noi li abbiamo accolti. Ora diamo loro la possibilità di rifarsi una vita. Culture diverse, questo significa essere europei.”

La campagna STEREOTIPI – veicolata attraverso il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri – è stata trasmessa a partire dal 1° ottobre 2000 sulle tre reti Rai. Molte televisioni nazionali e locali hanno inoltre offerto il loro supporto per la messa in onda gratuita dello spot. Gli annunci per la carta stampata sono stati distribuiti alle maggiori concessionarie pubblicitarie che li hanno pubblicati a titolo gratuito.