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Emergenza Siria

2,5 milioni di siriani hanno già lasciato il loro paese. Tra essi, oltre un milione sono bambini. La grande maggioranza dei rifugiati sono oggi in Libano, Giordania, Turchia, Egitto e Iraq. 6,5 milioni di cittadini siriani sono invece stati costretti a lasciare le loro case e sono oggi sfollati all’interno dei confini nazionali.

Sono solo alcuni fra i più impietosi numeri della guerra in Siria. Per rispondere a questa gravissima crisi l’UNHCR ha attivato una task force di 2.300 operatori umanitari, oggi presenti in Siria e nei paesi limitrofi. Soltanto negli ultimi dodici mesi abbiamo distribuito kit di emergenza a quasi tre milioni di siriani, ciascun kit comprende: 3 materassi, 5 coperte normali o termiche nei mesi invernali, 3 materassini, 1 set comprendente gli utensili per cucinare, 1 bidone per l’acqua, 1 lampada solare, un telo di plastica e un ventilatore per i mesi estivi. Il kit include inoltre degli oggetti fondamentali per l’igiene della famiglia, tra cui pannolini, assorbenti igienici. In tutto, solo nel 2013 sono stati distribuiti oltre 7 milioni di oggetti in tutte le 14 province siriane. Oltre 175.000 persone hanno ricevuto un sostegno economico diretto, mentre 266.000 persone hanno ricevuto cure mediche di base.

UNHCR lavora duramente per garantire uno spazio sicuro e accogliere chi fugge dalla Siria per cercare riparo nei paesi confinanti, garantendo a centinaia di migliaia di persone l’accesso alla richiesta di asilo politico e alla procedura di registrazione, elementi fondamentali per fornire l’aiuto che serve per salvare vite umane. In Giordania, uno dei paesi che ha subito maggiormente gli effetti della crisi, l’UNHCR coordina il campo di Zàatari, il più grande al mondo dopo quello di Dadaab, in Kenya. Da quando è stato aperto, il 28 luglio 2012, è cresciuto esponenzialmente e oggi accoglie oltre 112.000 rifugiati, ovvero la quarta città del paese per dimensione.