AGGIORNAMENTO SULLA SITUAZIONE IN YEMEN
Pubblicato il 14 aprile 2015 alle 5:40
Movimento in uscita dei rifugiati
I rifugiati provenienti dallo Yemen continuano ad arrivare a Djibouti e in Somalia, per un totale di 1.260 persone arrivate in barca in entrambi i paesi nel corso delle ultime due settimane. A Djibouti, la maggior parte delle persone arrivate sono cittadini yemeniti, insieme a tre siriani. Gli ultimi arrivati sono fuggiti dalle intense violenze che stanno colpendo Aden, mentre le ondate precedenti provenivano per lo più da Bab el-Mandeb.
A Djibouti, i rifugiati sono accolti presso il centro di transito di Al-Rhama o in un vicino centro sportivo dove vengono registrati e sotto sottoposti a controlli medici e vaccinazioni prima di essere trasferiti nel nuovo campo di Markazi. Un altro campo è in costruzione: 70 tende sono già state montate, mentre le latrine sono in via di completamento.
Un totale di 915 persone (tra cui 156 yemeniti) sono arrivate nel Somaliland e nel Puntland. I recenti arrivi al porto di Bossaso nel Puntland provengono dal porto di Al Mukalla in Yemen, e tra di essi vi sono donne e bambini, arrivati molto assestati e bisognosi d’acqua. Una donna che era quasi al termine della gravidanza è stata portata al centro di salute di Bosaso per dare alla luce il suo bambino. Gli ultimi arrivi nel porto di Berbera nel Somaliland sono partiti invece dal porto di Mukha in Yemen, data la chiusura degli altri porti. I rifugiati dichiarano di aver pagato 50 dollari a persona e che ci sono molte altre persone in attesa di partire.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) di concerto con i suoi partner sta predisponendo un piano d’emergenza per accogliere fino a 30.000 rifugiati a Gibuti e fino a 100.000 rifugiati in Somalia nel corso dei prossimi sei mesi.
All’interno dello Yemen
La situazione umanitaria continua a peggiorare con il diffondersi del conflitto in tutto il paese. Attualmente i governatorati interessati dal conflitto sono 18 su 22, facendo registrare negli ultimi cinque giorni un incremento rispetto ai 14 governatorati precedentemente coinvolti.
Molti dei 250.000 rifugiati (principalmente somali) presenti in Yemen sono a loro volta colpiti dal conflitto e l’UNHCR rileva un aumento sempre più consistente di persone che si spostano dalle zone urbane attorno ad Aden al campo profughi di Kharaz, che normalmente ospita 18.000 persone. Nei giorni scorsi più di 2.000 rifugiati si sono trasferiti nel campo dove l’UNHCR e i suoi partner stanno continuando a fornire servizi, nonostante la carenza di elettricità che ha colpito anche il resto del paese. L’Agenzia deve riorganizzare l’erogazione dell’elettricità del campo, riducendo l’offerta da 16 a 8 ore al giorno per poter assicurare in funzionamento della clinica di emergenza e ambulatoriale.
Intanto le barche continuano ad arrivare in Yemen. Domenica scorsa (il 12 aprile) 251 persone (principalmente etiopi ma anche somali) sono arrivate a Mayfa’a. I partner dell’UNHCR e il personale dell’Agenzia stanno registrando I nuovi arrivati.
In alcune parti della città di Aden e Abyan sia le linee dei telefoni fissi che le reti di telefonia cellulare sarebbero fuori uso. Stanno peggiorando anche le interruzioni di corrente. I media locali riferiscono che la Electricity Corporation yemenita ha carenza di carburante e la fornitura elettrica nazionale potrebbe non essere garantita nei prossimi giorni.