CONFERMATA GRAVE TRAGEDIA NEL MEDITERRANEO, 300 MIGRANTI E RIFUGIATI DISPERSI

Pubblicato il 11 gennaio 2015 alle 4:00

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L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime sconcerto per le ultime informazioni ricevute sull’effettiva portata della tragedia avvenuta nel Mediterraneo. Le testimonianze della Guardia Costiera, coinvolta anche nei tentativi di salvataggio di lunedì, e dei superstiti di Lampedusa raccolte dall’UNHCR, indicano che le persone disperse tutt’ora sono circa 300.

Si tratta di migranti e rifugiati provenienti principalmente dall’Africa Sub-Sahariana e partiti dalle coste della Libia a bordo di quattro gommoni.

“Questa è una tragedia di portata enorme e un severo promemoria di quante vite possono essere perse se coloro che cercano salvezza vengono lasciati in balia del mare. Il salvataggio di vite umane dovrebbe essere la nostra priorità. L’Europa non può permettersi di agire troppo poco e troppo tardi”, ha affermato Vincent Cochetel, Direttore del Bureau for Europe dell’UNHCR.

Secondo i primi resoconti, 29 rifugiati e migranti sono morti domenica su uno dei gommoni. Oltre 80 sopravvissuti sono arrivati a Lampedusa, dopo essere stati soccorsi dalla Guardia Costiera e un mercantile. I superstiti  hanno raccontato all’UNHCR di aver lasciato sabato la Libia a bordo di gommoni e di essere rimasti in mare per giorni senza acqua né cibo. Solo due persone sulle 107 a bordo di un gommone sono sopravvissute, mentre sono 7 i sopravvissuti nell’altro, dei 109 che erano a bordo. I superstiti hanno riferito all’UNHCR anche di un quarto gommone, che non è stato ancora localizzato. Il più giovane dei dispersi è un minore di 12 anni.

L’UNHCR rinnova la sua preoccupazione per la mancanza di adeguate operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo. L’operazione Triton, promossa dall’Europa e gestita dall’Agenzia europea di protezione delle frontiere Frontex, non ha come suo mandato principale la ricerca ed il soccorso in mare e non fornisce gli strumenti necessari per affrontare adeguatamente la crescente portata dell’emergenza. Il salvataggio di vite umane deve essere una priorità per l’Unione Europea.

Almeno 218mila rifugiati e migranti, hanno attraversato il Mediterraneo nel 2014 e si prevede che questa tendenza continuerà anche nel 2015.