IRAQ: PONTE AEREO UNHCR CON AIUTI PER L’INVERNO

Pubblicato il 21 novembre 2014 alle 4:00

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In 150.000 riceveranno i materiali per l’isolamento delle tende

Il primo volo del nuovo ponte aereo dell’UNHCR per fornire aiuti per l’inverno agli iracheni in fuga a causa del conflitto è atterrato nella regione del Kurdistan, a nord dell’Iraq. Il primo di sette aerei programmati dal Pakistan è arrivato giovedì all’aeroporto internazionale di Erbil alle 23.45 ore locali (2045 GMT), portando 3.600 kit per l’isolamento delle tende. I kit, che comprendono pavimenti in polistirolo e isolamento in fibra per le pareti delle tende, saranno distribuiti nei campi in Iraq.

E’ previsto l’arrivo di altri sei voli cargo prima del 12 dicembre, per un totale di 25.000 kit di isolamento per l’Iraq da Lahore, dove si trova un importante produttore.

“Il tempo corre” avverte il Direttore Regionale dell’UNHCR Amin Awad. “Con le temperature che si stanno abbassando in tutto l’Iraq, dobbiamo immediatamente far giungere questi aiuti indispensabili agli sfollati iracheni più vulnerabili”.

Secondo gli ultimi dati, ad oggi sono circa 2 milioni gli iracheni sfollati a partire da gennaio. Oltre 600.000 persone adesso vivono in tende allestite in 8 campi e nuovi campi sono in costruzione per accoglierne più di altri 300.000.

Al momento, 700.000 persone vivono in edifici abbandonati o incompiuti, nelle scuole, nei centri religiosi e perfino nei parchi. L’UNHCR, il governo centrale a Baghdad, il governo regionale nel Kurdistan e una dozzina di agenzie umanitarie lavorano per fornire un rifugio sicuro e caldo a chi ha bisogno, tuttavia le sfide dettate dall’urgenza e dal numero di sfollati incombono. Inoltre, L’UNHCR e altre organizzazioni stanno fornendo aiuti supplementari per l’inverno in loco, per coloro che vivono in alloggi inadeguati e non verranno trasferiti nei campi.

La sfida maggiore resta quella dei finanziamenti limitati; L’UNHCR ha ricevuto meno della metà degli oltre 110 milioni di dollari necessari per l’inverno. L’UNHCR ha bisogno di altri 15.000 kit per isolamento per raggiungere l’obiettivo di aiutare 40.000 famiglie. E le esigenze vanno ben oltre l’isolamento delle tende, ma riguardano anche i teli di plastica, i kit da cucina, vestiti caldi, i sistemi di drenaggio del campo, impermeabilizzazione e stufe per il riscaldamento. Anche il cherosene è un bene necessario per sopravvivere durante questi mesi, senza il quale gli sfollati soffrono e le vite dei più vulnerabili sono in pericolo.

Il governo iracheno sta considerando con urgenza dei piani per assistere gli sfollati con 20 milioni di litri di cherosene, per far fronte al bisogno di riscaldamento per i prossimi 60 giorni più difficili del rigido inverno sugli altopiani dell’Iraq settentrionale.

“Donatori come l’Arabia Saudita e gli Stati Uniti, che hanno contribuito a finanziare il recente ponte aereo, la Germania, il Giappone e molti altri sono stati estremamente generosi”, afferma Amin Awad dell’UNHCR, “Tuttavia le esigenze superano di gran lunga le risorse. Tutti noi delle organizzazioni umanitarie siamo profondamente preoccupati di non essere in grado di assistere in pieno coloro che avranno bisogno di aiuto durante l’inverno.”

Per garantire agli sfollati e ai rifugiati iracheni tutto il necessario per affrontare l’inverno è fondamentale e urgente anche l’aiuto dei privati.

In Italia, l’UNHCR ha lanciato una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi a cui si può contribuire tramite ccp 298000 Causale (Crisi Iraq),

oppure chiamando l’800.897.888 o su www.unhcr.it