16 GIORNI DI ATTIVISMO: L’UNHCR SI IMPEGNA A LAVORARE PER PORRE FINE AI MATRIMONI PRECOCI

Pubblicato il 28 novembre 2014 alle 2:00

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L’Alto Commissario ONU per i rifugiati António Guterres ha condannato i matrimoni precoci e affermato che l’Agenzia deve fare tutto il possibile per aiutare a fermare questa pratica che coinvolge circa 15 milioni di ragazze ogni anno. Il suo commento è emerso nel corso della breve cerimonia che si è tenuta martedì (25 novembre) a Ginevra in occasione dell’annuale campagna di 16 Giorni di attivismo contro la violenza sessuale e di genere, dove ha dichiarato che l’Agenzia ha il dovere di contrastare i matrimoni precoci.

Per i 16 Giorni di quest’anno, che si concludono il 10 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti Umani, il tema scelto dall’UNHCR è: “Proteggere i diritti e preservare l’infanzia: lavorare insieme per affrontare i matrimoni precoci.” Lodando il lavoro svolto fino ad oggi dallo staff dell’UNHCR, Guterres ha anche affermato che è possibile fare di più.

“Dal momento che i matrimoni precoci sono una pratica profondamente radicata, l’UNHCR deve continuare a lavorare a stretto contatto con le comunità, con i loro leader e con le persone impegnate nei settori della sanità e dell’istruzione per diffondere la consapevolezza dei rischi che tali matrimoni comportano e i benefici che vengono dal mantenere i bambini a scuola e posticipare il matrimonio fino al raggiungimento dell’età adulta” ha dichiarato in un altro messaggio per lo staff.

“Dobbiamo lavorare con i governi affinché i matrimoni precoci siano proibiti per legge e che queste siano effettivamente applicate. La formazione professionale per le bambine, così come attività che comportino un reddito per le famiglie, possono aiutare a evitare i matrimoni precoci,” ha aggiunto.

L’Alto Commissario ha inoltre affermato che a causa del legame tra violenza sessuale e di genere e le relazioni di potere, l’emancipazione delle donne a tutti i livelli è indispensabile per proteggere i diritti delle bambine. “Anche fornire supporto alle ragazze che si sono sposate giovani è cruciale” ha sottolineato.

Guterres ha dichiarato che i matrimoni precoci violano diritti e negano opportunità e ha incoraggiato lo staff a diffondere consapevolezza dei rischi collegati e a lavorare con le comunità per trovare un modo per proteggere i diritti delle bambine e migliorare l’accesso all’istruzione, dando loro una possibilità di un futuro migliore.

La pratica dei matrimoni precoci è diffusa in molti dei paesi dove opera l’UNHCR, in particolare in Asia, Africa e Medioriente Alcune delle persone in fuga assistite dall’agenzia già praticavano i matrimoni precoci e continuano a farlo secondo le loro tradizioni, altri pensano di non avere altra scelta a causa della pressione e dell’insicurezza che si trovano ad affrontare: il matrimonio è visto come un modo per proteggere i bambini o come un mezzo per alleviare le difficoltà economiche.

Sposarsi precocemente può avere un impatto devastante sulla vita di un bambino. Anche se alcuni ragazzi si sposano da bambini, e quindi assumono sulle loro spalle oneri da adulti, interrompendo la propria educazione, si tratta principalmente di un problema riguardante le bambine.

Al di sotto dei 18 anni, le ragazze non sono fisicamente ed emotivamente pronte a diventare mogli e madri. Sono maggiormente soggette a violenza domestica, inclusa la violenza sessuale, soprattutto a causa dello squilibrio di potere tra una ragazza e un uomo più anziano.

Alle spose bambine viene spesso negata la possibilità di andare a scuola: una volta sposate, le loro famiglie ritengono poco importante l’istruzione. Questo priva non solo le ragazze della possibilità di apprendere e socializzare con i loro pari, ma le rende dipendenti dai loro mariti, maggiormente esposte agli abusi e  con prospettive future limitate.

Le adolescenti che rimangono incinte sono ad alto rischio di morte per maternità e altre complicazioni che possono verificarsi durante la gravidanza e la nascita del bambino. Ancora bambine loro stesse, spesso non hanno nemmeno le conoscenze o le capacità per crescere i propri figli, con serie ripercussioni sulla loro salute e sul loro benessere. Molto spesso questi matrimoni non sono neanche registrati legalmente e ciò comporta un ostacolo alla registrazione delle nascite, e di conseguenza ulteriori rischi in termini di tutele legali.