IRAQ: AL VIA LA NUOVA FASE DEGLI AIUTI. CON L’INVERNO ALLE PORTE IL PROBLEMA DEGLI ALLOGGI RIMANE PRESSANTE

Pubblicato il 05 settembre 2014 alle 8:00

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Prosegue la più importante operazione umanitaria avviata in Iraq il 20 agosto scorso a favore di quasi mezzo milione di sfollati. Nei prossimi giorni altri 10 voli carichi di aiuti arriveranno a Erbil. Nonostante le attività in corso, la questione alloggi rimane una necessità pressante. Molte scuole vengono tuttora utilizzate per dare accoglienza agli sfollati. In aggiunta, vi è l’urgenza di potenziare le tende e altre strutture abitative in vista del prossimo inverno.

Durante la scorsa settimana, gli aiuti hanno continuato ad arrivare per via aerea, per mare e su strada e sono stati distribuiti in tutto l’Iraq. Il nuovo ponte aereo, sostenuto dalla popolazione e dal governo norvegese, porterà approssimativamente 40mila coperte, 10mila set da cucina e circa 18mila teloni di plastica/lenzuola.

A partire dalla metà di giugno, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e i suoi partner avevano già distribuito più di 100mila materassi, 10mila tende famigliari, 40mila taniche d’acqua e decine di migliaia di altri generi di prima necessità ad alcune tra le circa 850mila persone fuggite nella regione del Kurdistan nel nord dell’Iraq.
Al momento i nuovi flussi migratori forzati sono diminuiti. Tuttavia, con i combattimenti in corso nei governatorati di Ninewa, Diyala, Anbar e Salah al-Din, la situazione rimane imprevedibile. Il bisogno di aiuti rimane altissimo; tra le priorità, oltre alla sistemazione e ai generi di primo soccorso, vi sono cibo, assistenza medica e istruzione.

L’UNHCR continua inoltre a sostenere le persone sfollate nel centro e nel sud dell’Iraq, dove da gennaio ha assistito quasi 120mila persone in 15 governatorati. Kit di pronto soccorso sono stati predisposti in anticipo in caso di ulteriore necessità ad Amerli nel governatorato di Salah al-Din.

Attualmente ci sono otto campi in tutto l’Iraq, che ospitano circa 40mila sfollati. L’UNHCR fornisce aiuti, tra cui tende e generi di primo soccorso. Si stanno valutando altri diciannove campi, progettati e costruiti dalle autorità regionali e dalle agenzie umanitarie. L’UNHCR fornisce assistenza in alcuni di questi campi e inoltre distribuirà tende, aiuti di emergenza e protezione a seconda delle necessità.

Tuttavia, la maggior parte degli sfollati non vive nei campi e molti sono ancora in centri comuni, edifici incompiuti, moschee, chiese e scuole. Sono più di 2.000 le scuole che in tutto il paese ospitano gli sfollati, situazione che rende probabile uno slittamento dell’inizio dell’anno scolastico, attualmente previsto fra meno di due settimane.

A chi vive nelle scuole verrà data la priorità di trasferimento nei nuovi campi non appena saranno allestiti. Rimane la necessità urgente di trovare una soluzione al problema degli alloggi, è infatti improbabile che nelle prossime settimane possa esserci un miglioramento delle condizioni di sicurezza tale da consentire a un gran numero di persone di far ritorno alle proprie case.

Oltre agli aiuti di emergenza, l’UNHCR si sta adoperando per fornire contributi in denaro a coloro che hanno preso alloggi in affitto. Ad oggi sono state aiutate circa 12mila persone (1.990 famiglie). Entro la fine dell’anno, ci si aspetta di poter aiutare economicamente quasi 50mila persone. I contributi in denaro permettono alle persone di comprare ciò che ritengono piu’ importante; molto spesso, parte del denaro viene destinato all’affitto.
L’UNHCR è inoltre impegnato a ristrutturare le abitazioni danneggiate.

Il tempo ora e’ fondamentale nel fornire sostegno agli sfollati in Iraq. L’inverno si avvicina rapidamente, con neve, pioggia e fango. In meno di tre mesi da oggi, le temperature giornaliere saranno in media inferiori a dieci gradi centigradi e inizieranno le piogge. L’UNHCR ha già distribuito altre 20mila tende per famiglie, ma ci sarà bisogno anche di indumenti caldi e stufe.

Si stima che in Iraq siano 1,8 milioni le persone sfollate da gennaio, distribuite in circa 1.500 siti su tutto il paese, che ospita anche 215mila rifugiati siriani.

L’UNHCR ha urgente bisogno di un maggiore sostegno finanziario per poter soddisfare le esigenze degli sfollati e delle comunità ospitanti in tutto l’Iraq colpito dall’attuale emergenza. Nell’ambito di un’azione umanitaria di soccorso delle Nazioni Unite, l’UNHCR lancerà un appello per raccogliere altri 350 milioni di USD destinati ad affrontare queste esigenze. Maggiore attenzione sara’ posta nel prestare servizi di protezione volti alla salvezza di vite umane e assistenza per rispondere ai bisogni di base più urgenti degli sfollati iracheni, tra cui gli aiuti per l’inverno.