REPUBBLICA CENTRAFRICANA: APPELLO AI DONATORI

Pubblicato il 22 luglio 2014 alle 5:00

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Con il protrarsi dell’esodo di rifugiati prevalentemente musulmani dalla Repubblica Centrafricana, molti dei quali in condizioni di grave prostrazione, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) insieme ad altre 16 agenzie che offrono assistenza umanitaria chiede ai donatori di aumentare il loro sostegno finanziario per i programmi nei vicini paesi di accoglienza.
L’appello rappresenta una revisione di un Piano regionale di assistenza ai rifugiati che copre quattro paesi d’asilo – Ciad, Camerun, Repubblica Democratica del Congo e Repubblica del Congo – lanciato inizialmente in aprile del 2014. Nell’appello originario venivano richiesti 274 milioni di dollari. Il piano aggiornato a oggi si pone l’obiettivo di raccogliere 210 milioni dollari da utilizzare entro dicembre 2014 in favore di una popolazione beneficiaria di 306.500 persone. Ad oggi tale importo è stato finanziato solo per il 31 per cento.
La riduzione della richiesta economica è dovuta principalmente ad una diminuzione della proiezione del numero di rifugiati che dovrebbero arrivare nella Repubblica Democratica del Congo e non include 85 milioni dollari in favore di circa 100mila rimpatriati in Ciad, che erano già stati raccolti attraverso il primo appello. Con l’aumentare dei bisogni in Camerun – dove sta arrivando la maggioranza dei rifugiati – il nuovo Piano prevede di raccogliere 111 milioni dollari per questo paese, quasi il doppio di quanto era previsto in precedenza.
Più di 357mila rifugiati della Repubblica Centrafricana si trovano in Camerun, Ciad, Repubblica Democratica del Congo e Congo dall’inizio della crisi nel dicembre 2012. Circa 160mila sono fuggiti dopo dicembre 2013, con l’intensificarsi degli scontri tra l’alleanza Seleka e la milizia anti-Balaka.
Il nuovo piano prevede misure più efficaci per assistere i rifugiati appena arrivati. Le risorse sono necessarie per l’accoglienza, la registrazione e il trasferimento dei nuovi arrivati dal confine ai siti per i rifugiati, e per la fornitura di servizi nei settori di primaria importanza per la sopravvivenza come il cibo, la salute, l’alloggio, la pianificazione dei siti, l’acqua e i servizi igienico-sanitari. È necessario anche offrire assistenza ai rifugiati che vivono fuori dai siti e dalle comunità formali.
L’UNHCR è stato testimone di tassi di malnutrizione particolarmente gravi in Camerun, dove ci sono stati più di 118mila arrivi negli ultimi sei mesi. Oltre il 60 per cento dei rifugiati sono donne e bambini, con un elevato numero di minori non accompagnati.
Maggiore impegno deve essere dedicato al trasferimento delle persone lontano da luoghi insicuri e remoti che sono spesso difficili da raggiungere. Devono essere allestiti altri siti per rifugiati in modo da garantirne la sicurezza. Le lacune più gravi nel campo dell’assistenza continuano a essere gli alloggi e l’accesso a acqua e servizi igienici. Con l’imminente inizio della stagione delle piogge, ciò desta particolare preoccupazione.
I rifugiati appena arrivati mostrano i segni della brutale violenza da cui sono dovuti fuggire nella Repubblica Centrafricana. I rifugiati hanno camminato per settimane attraverso i boschi con poco da mangiare o bere. Il 40 per cento di tutti i nuovi rifugiati arrivati tra aprile e maggio – minori e adulti – erano affetti da malnutrizione. L’UNHCR teme che per alcuni bambini l’aiuto potrebbe arrivare troppo tardi.
Da dicembre del 2013 circa 17.500 persone sono arrivate in Ciad, più di 15mila nella Repubblica Democratica del Congo e altre 7.500 nella Repubblica del Congo.
L’emergenza della Repubblica Centrafricana continua a essere una delle meno finanziate. La mancanza di fondi ostacola pesantemente la capacità dell’UNHCR di fornire l’assistenza necessaria per garantire la sopravvivenza dei rifugiati e ancor più per poter sostenere le comunità ospitanti.
Le necessità finanziarie per la situazione interna della Repubblica Centrafricana, dove si stima che continuino a esserci 542.500 sfollati interni, vengono coperte separatamente.