Rifugiata siriana correrà con la torcia olimpica a Brasilia

Pubblicato il 03 maggio 2016 alle 5:02

Share on FacebookTweet about this on Twitter

Brasilia, 3 maggio 2016

Hanan Dacka, rifugiata siriana di 12 anni che vive in Brasile dallo scorso anno, correrà oggi a Brasilia portando la torcia olimpica. A seguito di una discussione con l’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, il Comitato Organizzativo dei giochi Olimpici di Rio 2016 ha selezionato Hanan per partecipare alla prima giornata della staffetta della torcia sul territorio brasiliano. Porterà la torcia lungo la Esplanade of Ministries poco dopo che la Fiamma Olimpica lascerà il Palazzo Presidenziale attorno alle 10:00 UTC di questa mattina.

In un momento in cui il numero di persone costrette a  lasciare la propria casa a causa di conflitti e persecuzioni è il più alto dalla seconda guerra mondiale, il fatto che Hanan porterà la torcia Olimpica attraverso Brasilia rappresenta un gesto di solidarietà verso i rifugiati in tutto il mondo. Dopo essere stata accesa per la prima volta il 21 aprile nella città greca di Olimpia, luogo di nascita dei Giochi, la fiamma è stata portata anche dal rifugiato siriano Ibrahim al-Hussein attraverso il campo di Eleonas, il centro di Atene che accoglie circa 1.500 richiedenti asilo.

Il tratto brasiliano della staffetta della torcia comincia oggi, 3 maggio, e durerà per quasi 90 giorni, concludendosi con la cerimonia inaugurale prevista per il 5 agosto nello Stadio di Maracana, dove sarà accessa la pira olimpica.

Hanan, che è arrivata in Brasile nel febbraio del 2015, vive con la sua famiglia a San Paolo, nella zona sud-orientale del paese. Pienamente integrata in Brasile, frequenta una scuola vicino a casa, parla fluentemente portoghese e ha molti amici brasiliani.

Hanan e la sua famiglia vivevano nella città di Idlib, nel nord-est della Siria. Quando è scoppiata la guerra, sono fuggiti dal paese e hanno cercato protezione in Giordania, dove hanno vissuto per due anni e mezzo nel campo per rifugiati di Za’atari. La famiglia ha deciso di lasciare la Giordania ed è arrivata in Brasile nell’ambito del programma di visti umanitari speciali promosso dal paese, che consente ai sopravvissuti ai conflitti di viaggiare verso il più grande paese dell’America Latina e presentare lì richiesta di asilo. Ad oggi, circa 8.000 di questi visti speciali sono stati rilasciati dalle autorità brasiliane, inclusi ad Hanan e alla sua famiglia che sono stati riconosciuti come rifugiati e si stanno ora ricostruendo una vita a San Paolo.

La guerra in Siria, che è entrata nel suo sesto anno a Marzo, ha generato 4.8 milioni di rifugiati nei paesi limitrofi e centinaia di migliaia in Europa. Degli 8.700 rifugiati che si sono insediati in Brasile, oltre 2.000 vengono dalla Siria.